domenica 7 marzo 2010

FILOSOFIA FELINA

Dal quotidiano "Libero" di oggi.


I casi della vita raccontati dal gatto Set.

Cosa potrebbe avere da dirci un gatto saggio e ironico di nome

Set? La risposta al quesito è contenuta nella “miciogra -

fia” di Federica Sgarbi "Gatto ergo sum. Gatto quindi sono"

(Mursia, pp. 76, euro 10), un insieme di opinioni feline

su pregi e difetti degli umani, i “Duezzampe”.


Per la scrittura del libro la frase celebre di Cartesio

“Cogito ergo sum” è stata fonte di ispirazione, ma

solo in parte, l’autrice racconta infatti come la presa

di coscienza di varie questioni poco etiche relative

ai felini abbia rivestito un ruolo decisamente maggiore

insieme alla conseguente voglia di riconoscere

lo stato di Essere anche agli amici gatti. Questo è il

secondo libro della Sgarbi sulla filosofia dei felini

dopo il precedente intitolato "Della filosofia e dei gatti".

(Qui la presentazione del libro).

Set esiste realmente e compare nel libro quale autore vero e

proprio. La sua è una personalità filosofica. La scrittrice lo ha

conosciuto in gattile e subito ha sentito un feeling particolare

con lui. Set racconta la sua esperienza di gatto dal proprio

punto di vista, un’esperienza ricca e corposa. Così descrive il

suo incontro con un Duezzampe: «Mi piaceva la

sua compagnia: discreta, opportuna. Certo era stato

necessario un periodo di educazione, prima! Per

lungo tempo, infatti, avevo dovuto controllare tutto

ciò che faceva. (...) Quante volte, per esempio,

durante i cambi di stagione, avevo dovuto spiegargli

che il primo posto libero nell’armadio era il mio

e non di un maglione o di una giacca!». E il

messaggio finale è chiaro e deciso: cominciando

a considerare gli animali come Esseri

l’invito è quello di migliorare le situazioni

di canili, gattili, zoo...Insomma, la voce di Set a sostegno

di chi non ce l’ha o non l’ha mai potuta avere.

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